Estate, le raccomandazioni si sprecano…
I TG continuano a dirci di idratarci, non uscire nelle ore più calde e i farmacisti ci raccomandano di mettere una protezione solare con un fattore di protezione adatto alla nostra pelle.
E, in questo, come potevano mancare i consigli non richiesti (e spesso errati) alle donne in gravidanza?
Tra i più comuni al primo posto metteremmo senz’altro: sei incinta, non puoi prendere il sole!
Ci verrebbe da rispondere “Come mai, di grazia?”.
E la risposta, sempre e inequivocabilmente, sarà: perchè fa male al bambino!
Ma sarà davvero così?
Ovviamente no, seppur sia necessario utilizzare le dovute precauzioni e accortezze, visto che la futura mamma è in un periodo particolare della sua vita, soprattutto da un punto di vista di variazione ormonale.
Iniziamo col dire che, proprio come nelle normali fasi della vita, l’esposizione consapevole e moderata ai raggi solari ha molti benefici:
- aumento della sintesi di vitamina D, fondamentale per il benessere delle ossa e per la crescita fetale;
- corretta regolazione del ritmo sonno-veglia (in sostanza, si dorme meglio!);
- aumento della produzione di serotonina, ovvero l’ormone “della felicità”.
Quindi escludere a priori il sole significa non poter godere di queste azioni benefiche.
Tuttavia, come detto prima, la gravidanza si accompagna a diverse variazioni fisiche e ormonali delle quali non possiamo non tenere conto.
Pertanto:
- utilizzare sempre una protezione solare ad alto schermo per evitare la comparsa del cloasma (o melasma o maschera gravidica). Durante la gravidanza, infatti, è possibile che compaiano in particolare sul viso delle macchie scure legate sia all’aumento di estrogeni, progestinici e ormone melanotropo che a una non corretta esposizione solare, anche senza scottature. Per cui ricordarsi di utilizzare solari con SFP 50+ attivi sia contro i raggi UVA che UVB;
- attenzione ai colpi di calore! Evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde (almeno dalle 11 alle 16) e ricordarsi di idratarsi sempre con acqua;
- coprire la pancia, utilizzando un costume intero oppure un pareo, per evitare di aumentare il surriscaldamento della pelle.
E no:
- il liquido amniotico non si scalda, quindi non facciamo fare la sauna al nostro bambino, perché è a temperatura controllata di 37 °C e non risente delle variazioni di temperatura esterne;
- il liquido amniotico non “evapora” quindi esporsi al sole non ne provoca una pericolosa riduzione
Quindi, care future mamme, buon sole a tutte!
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