ZZZzzzZZZ… Difendersi dalle zanzare!

Aaaaah, che bella l’estate! Solo poche cose possono turbarne la quiete, ed una di queste ha un suono inconfondibile…

ZZZZZzzzzzz..!

Sì, proprio loro, le zanzare!
Almeno fino a qualche decennio fa si limitavano ad infastidirci al calar del sole, ma adesso sono un martirio continuo, di notte e di giorno!

Ma perchè questi insetti ci pungono?
Diciamo che il nostro “sacrificio” ha un fine nobile: la sopravvivenza della specie! Mamma zanzara ha bisogno di alcune proteine presenti nel sangue umano per completare la maturazione delle uova contenute nel suo addome.

Sorge spontanea un’altra domanda: come mai questi insetti molestano molto più alcune persone rispetto ad altre?
Nella credenza popolare si attribuisce la causa al “sangue dolce”, ma non esistono evidenze scientifiche a favore di questa teoria. In realtà la zanzara riconosce le sue “prede” dall’odore di alcune sostanze emesse dal loro corpo, come anidride carbonica, acido lattico e sudore. Questo spiega perché neonati e bambini rappresentano il bersaglio prediletto: il loro maggiore rapporto superficie/peso comporta una dispersione di calore superiore e con le loro 500 ghiandole sudoripare su centimetro quadrato (rispetto alle 120 dell’adulto) sono un bocconcino golosissimo per questi piccoli insetti, soprattutto quando corrono e giocano, oppure durante la notte, quando le “super sudate” sono ancora più frequenti…! Il sudore così come la CO2 e le altre sostanze emesse col respiro agiscono come un vero e proprio radar: le zanzare riescono a individuarci anche al buio da oltre 150 metri, motivo per cui ripararsi diventa veramente difficile. La difficoltà aumenta ancora di più nei bimbi più piccolini, visto che i comuni repellenti non possono essere usati data la loro pelle così delicata e sensibile (risultano proprio tossici, per cui non cedete mai alla tentazione di usare su di loro i prodotti per adulti!).

…neonati e bambini rappresentano il bersaglio prediletto…

Ecco perché è importante adottare alcuni accorgimenti meccanici e naturali per proteggerli dalle punture d’insetto fin dai primi giorni di vita:

  • sfruttare le barriere meccaniche, indossando indumenti leggeri in tessuto naturale (che tengano al sicuro le braccia e le gambe lasciando la pelle fresca e libera di respirare) ed utilizzando una zanzariera a trama fitta sopra culle, lettini e carrozzine;
  • per lo stesso motivo, istallare in casa zanzariere (ce ne sono anche di “portatili”, poco costose e perfette da portare in vacanza, adattandosi alla misura delle finestre)
  • sistemare ai davanzali delle finestre piante di gerani, che hanno un odore poco gradito alle zanzare;
  • evitare le acque ristagnanti, ad esempio nei sottovasi delle piante, che sono l’habitat preferito delle zanzare;
  • utilizzare candele a base di citronella (anche se solo in ambienti ben areati )

Oltre a questi accorgimenti, quali sono i repellenti consentiti nei bimbi?
Dipende molto dalla fascia d’età:

  • dai primi giorni di vita fino ai 2 mesi circa possiamo ricorrere soltanto ai cerottini antizanzara specifici per neonati: le sostanze naturali contenute sono in concentrazioni tollerabili dal bebè e, di conseguenza, sicure; possono essere attaccati all’interno della carrozzina o del passeggino ma poiché la loro azione potrebbe essere blanda, si consiglia comunque di tenere a mente quanto detto poco sopra sulle barriere fisiche (zanzariere, vestiario e così via). Oltre ai cerottini esistono in commercio dei fluidi idratanti capaci di regolare fisiologicamente la sudorazione, mantenendo la cute asciutta e naturalmente protetta senza l’uso di repellenti.
  • dai 2 mesi fino ai 3 anni restano chiaramente validi (e preferibili) i rimedi citati per la prima fascia d’età, con l’aggiunta di singoli oli essenziali presenti in quantità controllata in specifiche lozioni che riportano la dicitura “+ 2 mesi”
  • dai 3 ai 12 anni sono ammessi alcuni repellenti chimici, come icardina e citrodiol, approvati e registrati dal ministero della salute.
  • Solo sopra i 12 anni è possibile utilizzare il DEET, il repellente più efficace ma al tempo stesso con delle caratteristiche di sicurezza che rendono necessario il limite di età.

 

E se nonostante i nostri sforzi fosse scappata comunque una bella puntura?

Per alleviare il fastidio il primo consiglio è quello di applicare un po’ di ghiaccio, per limitare la diffusione di tutte quelle sostanze che scatenano poi i più noti effetti indesiderati del pinzo: prurito, rossore, gonfiore. Dopodichè sopra i 3 anni sono applicabili i classici after bite a base di ammoniaca o alcool, e nei bimbi più piccoli al loro posto esistono appositi stick a base di principi attivi naturali lenitivi (come calendula e z_anthoxylum) o pomatine ad azione simil cortisonica.
Attenzione all’uso smodato di cortisone vero e proprio, capace di arrossare e macchiare la pelle se esposto al sole (per fermarci solo alle controindicazioni più superficiali senza scendere nel dettaglio..!)

 

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