Avete presente quando in città ci sono millemila macchine bloccate e nessuno si muove? 🚗🚕🚙🛻 Lo stesso concetto d’ingorgo è applicabile nei primi periodi d’allattamento: c’è tanto, troppo latte che ristagna nella mammella, che appare tesa, edematosa e lucida, talvolta arrossata e dolente, con degli accumuli duri palpabili, comunque incapace di emettere quantità significative di latte; il tutto può anche essere accompagnato da un moderato rialzo febbrile (🌡sotto i 38,5 °C).
Generalmente l’ingorgo compare nelle prime 24 ore dopo l’inizio della secrezione di latte e tende a risolversi spontaneamente entro 1/2 giorni, ma in alcune neomamme con abbondante produzione di latte o latte molto denso può verificarsi anche a distanza di settimane o mesi.
Le cause di questo fastidioso problema sono da imputare a un’inadeguata rimozione di latte dai dotti galattofori che lo producono, con conseguente formazione di uno o più galattoceli, questi indurimenti percepibili al tatto (alcune mamme descrivono questa condizione come un seno pieno di sassi! 😵)
📌RIMEDI: il metodo più semplice per alleviare il dolore (e prevenire l’ingorgo o almeno far sì che non evolva in una più impegnativa mastite) è quello di massaggiare i seni con movimenti circolari, possibilmente sotto il getto tiepido della doccia o dopo un leggero impacco caldo umido, e procedere con una leggera spremitura manuale per togliere l’eccesso di latte responsabile del dolore.
Attenzione: solo l’eccesso❗In questa fase l’errore da evitare è proprio quello di tirare tanto latte (magari con l’ausilio di un tiralatte), perché la diretta conseguenza sarà quella di avere un seno ancora più pieno di prima nel giro di poche ore! E ricordate: il vostro piccolino è il miglior tiralatte esistente! Continuate ad attaccarlo a richiesta, magari alternando le posizioni dell’attacco al seno visto che la suzione risulta più efficace nel lato della mammella che rimane sotto al suo labbro inferiore!
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